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Novità sulle Detrazioni per Carichi di Famiglia: Adeguamenti INPS alla Legge di Bilancio 2025

L’INPS ha pubblicato il Messaggio n. 698/2025, con cui fornisce chiarimenti in merito alle modifiche apportate dall’articolo 1, comma 11, della Legge di Bilancio 2025 (Legge 30 dicembre 2024, n. 207) alle detrazioni per carichi di famiglia, disciplinate dall’articolo 12 del TUIR (DPR 917/1986).

Principali modifiche

La nuova normativa introduce le seguenti variazioni:

  • Figli a carico: la detrazione spettante rimane fissata a un massimo di 950 euro per ciascun figlio, compresi:
    • Figli nati fuori dal matrimonio, adottivi, affiliati o affidati;
    • Figli del coniuge deceduto conviventi con il coniuge superstite;
    • Figli di età tra 21 e 30 anni, purché non superino il limite di reddito previsto;
    • Figli di età pari o superiore a 30 anni solo se disabili ai sensi della Legge 104/1992.
  • Ascendenti conviventi: introdotta una detrazione fino a 750 euro per ciascun ascendente convivente con il contribuente, da ripartire tra gli aventi diritto.
  • Limitazioni per i non residenti: le detrazioni non spettano ai contribuenti extra UE o extra SEE, se i familiari risultano residenti all’estero.

Adeguamenti operativi dell’INPS

L’INPS, in qualità di sostituto d’imposta, ha aggiornato il sistema delle “Detrazioni Unificate”, adottando i seguenti criteri:

  • Azzeramento automatico delle detrazioni per figli a carico che abbiano compiuto 30 anni e non siano disabili;
  • Revoca delle detrazioni per altri familiari a carico, salvo il caso degli ascendenti conviventi, che dovranno essere esplicitamente dichiarati dal contribuente.

L’Istituto precisa inoltre che rimane invariata la disciplina Schumacker prevista dall’articolo 24, comma 3-bis, del TUIR, relativa ai non residenti con redditi integralmente imponibili in Italia.

Obblighi per i contribuenti

L’INPS ricorda che è onere del contribuente dichiarare il diritto alle detrazioni e comunicare tempestivamente eventuali variazioni al proprio sostituto d’imposta, come previsto dall’articolo 23 del DPR 600/1973.