Decreto Flussi 2025: le novità principali per l’ingresso di lavoratori stranieri
Il nuovo decreto flussi per il 2025 introduce importanti novità per l’ingresso di lavoratori stranieri in Italia, con procedure semplificate e quote aumentate. Vediamo gli aspetti principali di interesse per le aziende.
Le quote e i settori interessati Per il 2025 sono previsti complessivamente:
- 70.720 ingressi per lavoro subordinato non stagionale
- 110.000 ingressi per lavoro stagionale nei settori agricolo e turistico-alberghiero
- 730 ingressi per lavoro autonomo
I settori ammessi per il lavoro non stagionale includono: autotrasporto merci, edilizia, turismo-alberghiero, meccanica, telecomunicazioni, alimentare, cantieristica navale, trasporto passeggeri, pesca, acconciatori, elettricisti e idraulici. Sono inoltre previste 9.500 quote specifiche per il settore dell’assistenza familiare e socio-sanitaria.
Le principali semplificazioni Il decreto introduce diverse misure per velocizzare e semplificare le procedure:
- La verifica di indisponibilità di lavoratori già presenti in Italia si considera automaticamente superata se il Centro per l’Impiego non risponde entro 8 giorni
- Il contratto di soggiorno potrà essere firmato digitalmente, senza necessità di recarsi allo Sportello Unico
- Il lavoratore potrà iniziare subito l’attività dopo l’ingresso in Italia, nelle more del rilascio del permesso di soggiorno
Le tempistiche da rispettare Le domande potranno essere pre-compilate sul portale del Ministero dell’Interno dal 1° al 30 novembre 2024. I click day sono fissati per:
- 5 febbraio 2025: lavoro non stagionale per Paesi con accordi di cooperazione
- 7 febbraio 2025: altri ingressi non stagionali incluso settore assistenza
- 12 febbraio 2025: lavoro stagionale agricolo e turistico (70% quote)
- 1° ottobre 2025: restante 30% quote stagionali settore turistico
Considerazioni operative Per le aziende è fondamentale:
- Verificare preventivamente il possesso dei requisiti economici richiesti (30.000 euro di reddito/fatturato per la maggior parte dei settori)
- Dotarsi di un domicilio digitale (PEC) registrato nelle banche dati INI-PEC o INAD
- Ottenere l’asseverazione da un professionista abilitato (consulente del lavoro, commercialista, avvocato) sul rispetto dei requisiti contrattuali
- Rispettare il limite massimo di 3 richieste per datore di lavoro (non applicabile alle associazioni di categoria e ai professionisti abilitati)
Il nuovo sistema punta a velocizzare gli ingressi regolari di manodopera straniera, rispondendo alle esigenze delle imprese con procedure più snelle ma mantenendo i necessari controlli. È consigliabile iniziare per tempo la preparazione della documentazione necessaria, vista la probabile alta richiesta di quote.
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