17
Nov

Professioni e settori con maggiore disparità di genere

Con il Decreto interministeriale n. 327 del 16 novembre 2022, il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, di concerto con il Ministero dell’Economia e delle Finanze, sulla base delle elaborazioni fornite dall’Istituto nazionale di statistica, ha individuato, per il 2023, i settori e le professioni caratterizzate da un tasso di disparità uomo-donna che superi di almeno il 25% il valore medio annuo. Limitatamente al settore privato, gli ambiti professionali indicati dal decreto rilevano ai fini della concessione degli incentivi all’assunzione previsti dall’art. 4, commi 8-11, della l. 92/2012, per l’anno 2023.

Le professioni che, secondo l’Istat, presentano le maggiori disuguaglianze tra uomini e donne in relazione alla media annua del 2021 vanno dal personale impiegato nelle forze armate agli operai specializzati dell’industria estrattiva e dell’agricoltura, dalle professioni tecniche agli ingegneri e architetti, dagli imprenditori e responsabili delle piccole aziende fino alle professioni non qualificate nel commercio e nei servizi. Guardando, invece, ai settori è l’industria edilizia a far registrare un tasso di disparità pari all’82%, seguita dal settore dei servizi per il trasporto e magazzinaggio con il 58,1% e dall’agricoltura con il 48%.