Stop del Green Pass
Dal 1° aprile inizierà la dismissione del green pass in tutti i luoghi all’aperto – ad eccezioni di stadi e concerti – oltre che per salire su bus e metro, un mese dopo il certificato verde, sia nella versione base (il tampone negativo) che in quella super (il vaccino o la guarigione) non sarà più necessario anche nei luoghi al chiuso, con l’unica eccezione delle visite negli ospedali e nelle Rsa. Anche a lavoro per gli over 50 sarà sufficiente il tampone già dal prossimo 1° aprile.
Eccola la road map di uscita dalla stato di emergenza che scade ufficialmente il 31 marzo e che però, come hanno sottolineato ieri sia il premier Draghi che il ministro della Salute Roberto Speranza presentando il decreto approvato all’unanimità in consiglio dei ministri, continuerà a seguire l’andamento della curva epidemica, da giorni in risalita (ieri quasi 80mila casi): «Siamo pronti ad adattare il nostro apparato alla sua evoluzione, anche in senso più espansivo, se è il caso». Un riferimento forse, questo, al pressing della Lega che con il suo ministro al Turismo Massimo Garavaglia ieri in Cdm aveva chiesto di abolire il pass già dal 15 aprile per agevolare gli italiani per i ponti di Pasqua e del 25 aprile. «Ho chiesto ufficialmente 500 milioni di danni al ministero della Salute», ha polemizzato Garavaglia subito dopo la riunione a Palazzo Chigi. Anche se poi in serata ha sottolineato il «passo in avanti» che consentirà solo ai turisti stranieri già dal 1° aprile di entrare in hotel e nei ristoranti al chiuso con il solo tampone negativo.
Tra le novità più attese c’è la fine dell’obbligo di super green pass sui luoghi di lavoro per gli over 50: basterà fino al 30 aprile esibire il tampone negativo, mentre la sospensione dallo stipendio non avverrà più, anche se resta la multa. Il decreto proroga al 30 giugno anche il regime semplificato sullo smart working: questo significa che il ricorso al lavoro agile potrà avvenire su decisione del datore di lavoro (non in base ad accordo individuale) con le procedure semplificate per le comunicazioni da parte delle aziende. Come detto ci sarà lo stop al certificato verde sui bus ed in generale sui mezzi di trasporto pubblico locale – servirà invece il tampone per i trasporti a lunga percorrenza – con l’obbligo sempre di indossare le mascherine Ffp2 fino al 30 aprile. Non sarà più necessario avere il certificato per entrare negli uffici pubblici, nei negozi, nelle banche, alle poste o dal tabaccaio.
L’ultima data della road map è infine il 15 giugno quando decadono tutti gli obblighi vaccinali (scuola, militari, agenti di polizia, ecc) con l’eccezione del personale sanitario: per loro l’obbligo di vaccino sarà esteso al 31 dicembre con le stesse sanzioni.
0 comments