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Proroga stato di emegenza

Il decreto legge 221/2021 , che proroga lo stato di emergenza dal 31 dicembre 2021 al 31 marzo 2022,  ecco le misure in materia giuslavoristica:

  • – Per ulteriori tre mesi ci sarà l’obbligo di possesso del green pass per accedere ai luoghi di lavoro, sia per quanto riguarda i dipendenti pubblici che quelli privati, con relativo onere, per i datori di lavoro, di effettuare i controlli. Prorogate anche le sanzioni per le aziende che non effettuano le verifiche e per gli addetti sorpresi al posto di lavoro senza certificazione verde. Che, per lavorare, è sufficiente nella versione base, cioè rilasciata a seguito di tampone, guarigione o vaccino, tranne che per alcune categorie di persone obbligate alla vaccinazione;
  • – Estesa la possibilità fino al 31 marzo di ricorrere allo smart working con modalità semplificate, cioè senza l’accordo individuale tra azienda e singolo dipendente e con notifica telematica e massiva al ministero del lavoro;
  • – Rimane in vigore l’obbligo di sorveglianza sanitaria per i lavoratori maggiormente esposti al rischio di contagio dei quali il medico competente o quello dell’Inail può accertare l’inidoneità alla mansione. Durante il periodo di mancata attività, queste persone non possono essere licenziate. Il punto 15 dell’allegato 1 al decreto legge 221/2021 prevede espressamente l’estensione della validità dell’articolo 83 del Dl 34/2020, tuttavia quest’ultimo già stabilisce la validità dello stesso «fino alla data di cessazione dello stato di emergenza» e quindi si sarebbe prorogato in modo automatico;
  • – Infine l’assenza di qualunque lavoratore del settore privato per quarantena o permanenza domiciliare non è più equiparata alla malattia con non computabilità ai fini del periodo di comporto.